Us San Felice, il ritorno di Alberto Borra

Dopo anni in altre società dilettantistiche quale dirigente e al Modena quale osservatore, il conosciuto sanfeliciano entra ufficialmente in consiglio, con la delega a guidare l’area tecnica dell’Eccellenza

Da sinistra Alberto Borra, Agostino Reggiani e Paolo PIanesani
Da sinistra Alberto Borra, con il dg Agostino Reggiani e il vicepresidente Paolo PIanesani

 

Alberto Borra, che da quest’estate sta fattivamente collaborando assieme ad Andrea Bellodi con mister Galantini e il suo staff, questa settimana è ufficialmente entrato a far parte del consiglio direttivo, proprio con la delega a seguire l’area tecnica dell’Us San Felice di Eccellenza. Il suo è un ritorno.
Iniziai proprio qui nel 2001 la mia esperienza nel calcio dilettantistico. Era dicembre, il presidente Tassi mi chiamò per dare un aiuto, la squadra era ultima in classifica in Prima categoria. Arrivò mister Pizzetti, ed è iniziato un ciclo entusiasmante. Ci salvammo, poi vincemmo il campionato. In Promozione due volte terzi e poi il nuovo salto di categoria, in Eccellenza. Come tutte le cose belle, anche quella fu poi una parabola che si è chiusa. In mezzo c’è stata una stagione a Castelnuovo, due a Medolla, tre al Real Panaro e tre stagioni quale collaboratore e osservatore per il settore giovanile del Modena.
Poi il ritorno a San Felice, perché?
È banale, sono un sanfeliciano e voglio bene al mio paese. In tutti questi anni, la mia prima curiosità alla domenica pomeriggio, con il Milan, era sapere il risultato del San Felice. Così si è ripresentata questa opportunità di dare una mano e, compatibilmente con impegni famigliari e di lavoro, non ho potuto non fare parte di questa nuova avventura.
Come la consideri, finora?
Come ce la aspettavamo. All’inizio abbiamo dovuto gestire qualche emergenza, per le voci che volevano accreditare una dismissione con la fuga di tutti i giocatori. Invece, poggiando su un pilastro quale mister Galantini, abbiamo lavorato per ringiovanire la squadra e allestire un organico che non fosse un salto nel buio, ma che fosse parimenti economicamente sopportabile, a dispetto dei budget di altre società del girone. La classifica e il rendimento sono coerenti a quelle prospettive, direi che quasi tutti i ragazzi si sono rivelati per quanto era stato preventivato.
A Bagnolo un pareggio, ma un passo indietro
Diciamo che abbiamo dovuto soffrire alcuni gravi infortuni, cui si sono aggiunte alcune vicende “strane”, come la squalifica per 7 giornate di Ficarelli. La rosa a disposizione si è ristretta e qualche giocatore poi oggi è un po’ sulle gambe.
Arriva la San Michelese
Conosco personalmente il loro allenatore, che è stato un mio giocatore. Bravo e preparato. Giocano davvero bene e in più hanno ottime individualità, non solo,  hanno anche ottimi rincalzi. Sarà ovviamente dura, ai ragazzi chiederemo anche questo sforzo.
Ma il San Felice, si salverà in una classifica così ristretta?
Il potenziale i nostri ragazzi ce l’hanno, e hanno il mese di novembre a disposizione per dimostrarlo ulteriormente. Se sarà necessario, solo dopo questa fase potremo pensare a qualche ritocco, in entrata e in uscita, ma non è questo il tema, poiché nei giovani giallorossi abbiamo fiducia, così come in quelli del settore giovanile, come dimostra l’integrazione che già è in corso tra prima squadra e squadre allievi e Juniores.