Eccellenza, derby d’Africa sotto il diluvio

Dopo la lunga pausa e due giorni di pioggia destinati a ferire gravemente l’ancora debole manto erboso dello stadio, arriva la Super San Michelese di Dennis Owusu, grande ex giallorosso

Ganzerla, incontenibile

 

Lartey Ernest C. 1991
Lartey Ernest C. 1991
Il derby con la lanciatissima San Michelese ci riporta sul pianeta campo, a rischio alluvione, dopo un lungo periodo di festività, di riposo e di ottimismi, seguiti alla preziosa vittoria di Cento. Il San Felice che ha chiuso il 2013 si è rivelato bello e vincente, a dispetto delle partenze e degli infortuni. Quello che riparte nel 2014 ha dato qualche brutto segnale di distrazione nell’unica amichevole disputata, perché crogiolarsi su certi allori non può che fare male. Mister Pellacani, alle prese anche con le difficoltà impiantistiche che l’inverno impone, ha dovuto così stringere qualche bullone, perchè la cura per recuperare qualità e concentrazione non può che essere il lavoro, e perché occorre capire cosa ci attende nella primavera che è alle porte.
E allora si riparte anzitutto da condizioni atmosferiche proibitive, destinate a cancellare mesi di cura per il nuovo manto erboso ancora fragile dello stadio. E si riparte da una delle prove più insidiose, quella con i cugini di San Michele, dotati di un fronte d’attacco micidiale, dai nomi altisonanti. Cugini anche perché hanno ingaggiato, dopo una vera telenovela, il nostro Leone d’Africa, quel Dennis Owusu che nei due anni precedenti ci ha dato tante emozioni, inventando vere giocate d’arte. E noi al Leone non potremo opporre la nostra Tigre della Guinea, Tourè, squalificato. Di Denis però ci sarà appunto il “cugino”, Ernest Lartey, in arte la Pantera del Ghana, pienamente recuperato dopo i travagli della scorsa stagione ad Olbia.
In attesa di recuperare a tempo pieno anche Luppi, Bulgarelli e Bergamini, il San Felice ha dunque le sue carte, e non solo colored, da giocare. Guardando avanti, perché nelle prossime settimane ci attende un tour de force a domicilio, con tante partite in casa. L’occasione per fare qualche altro punto verso quota 40 (la quota salvezza), ma anche per continuare a cullare il sogno di un inedito terzo posto che gli sportivi sono chiamati a sostenere, con la presenza e con la passione. Acqua permettendo, dai, ragass! ase