Eccellenza, arriva la Bagnolese

Il San Felice riparte dopo il 2-2 di Salsomaggiore contro una delle squadre più quadrate del campionato

Simone Ganzerla

La città della bellezza, con il suo sfarzo di piazze, negozi ed alberghi maestosi che profumano però di decadenza, ci restituisce un San Felice maltrattato. Maltrattato da un pubblico capace di accusarci di aver comprato l’arbitro, solo perché, dopo averci lungamente sfavorito, in un paio di occasioni il direttore di gara è sembrato – a loro dire – benevolo nei nostri confronti. Maltrattato da un’aggressività sopra le righe dei nostri avversari, tale da giustificare invece ben altri pensieri su sostegni economici e favori vari. Maltrattato dalla fortuna, visto che la rete del pareggio del Salsomaggiore è arrivata all’ultimo secondo. Il pareggio, giusto nella sostanza, ci restituisce un distacco di sei punti dal Lentigione, beneficiato peraltro dal rigore fallito dall’Arcetana. Sei punti e cinque partite da giocare non ammettono troppi ottimismi, ma il San Felice di Pellacani quest’anno ci ha abituato a sorprese sorprendenti. Dopo il primo tempo remissivo di domenica, la squadra ha infatti mostrato di avere i numeri e i giovani – come Cremaschi – in grado di ribaltare il risultato in un attimo. E comunque c’è un terzo posto da difendere, che Rolo e Salsomaggiore cercheranno di portarci via. Sulla strada della speranza ci imbattiamo così nella Bagnolese. Tranquilla sì per una salvezza già matura, ma altrettanto pericolosa per il potenziale che nella gara di andata ci ha costretto ad una buona dose di sofferenza. Ce n’é abbastanza per un finale di campionato da gustare, come non accadeva da tempo a San Felice, e per vedere all’opera i giovani che dovranno costituire il futuro. Ma anche per vedere all’opera atleti dalle giocate spesso spettacolari. Noi quegli atleti li abbiamo, e noi speriamo che sappiano condurci – per dirla alla Star Trek – alla scoperta di nuovi mondi. Laddove non siamo mai giunti prima. ase