Le quattro casalinghe per l’Eccellenza

Si comincia con la Sampolese, domani al comunale. Rischio fango e rischio “assuefazione” dopo la buona prestazione di Fiorenzuola

Bulgarelli Matteo, D. 1985
Bulgarelli Matteo, D. 1985

Quattro casalinghe per la verità

Sapevamo della virulenza fisica e verbale che avremmo trovato a Fiorenzuola. Per tutta la partita sul campo sono volati spintoni e trattenute, secondo una tecnologia dell’approccio al calcio già vista all’andata. Fuori dal campo sulla panchina giallorossa sono piovute parole pesanti, per usare un eufemismo, e al termine si è sfiorata l’aggressione fisica. Sembrava di essere in altri tempi e in altri luoghi. Purtroppo, come spesso accade in queste dinamiche, ne facciamo le spese noi, meno esperti in quelle tecnologie: squalificati Nicoletti e Ganzerla, quest’ultimo già sostituito e reo, dalla panchina, di avere sottolineato la inaccettabile antisportività di quello che stava accadendo. Squalificato anche Siena, per cumulo di ammonizioni. Ma a fare male è stato quel plateale “Vaffa…” con cui l’arbitro ha accompagnato il cartellino rosso a Nicoletti che è un signore del calcio e dell’educazione, per come si è mostrato finora a San Felice. Un ragazzo con una storia da romanzo e con un presente da educatore di giovani calciatori, che quelle parole dell’arbitro hanno offeso e ferito. Ecco, questo è quanto non vorremmo mai vedere e sentire nel calcio. Di Fiorenzuola resterà invece l’impresa dei giallorossi: hanno smontato ogni azione offensiva della capolista e, pur con qualche pecca specie in fase offensiva, hanno legittimato il terzo posto in classifica, che ora è quarto, per la contestuale vittoria della San Michelese. Tornare a San Felice e ritrovare nuove energie per affrontare in fila – tutte in casa – la Sampolese affamata di punti, il Colorno nel recupero, il Royale Fiore e il Rolo, questa è la nuova impresa che ci attende, con tutti i rischi che sottende. Ma un San Felice così erano anni che non si vedeva e, fatte le proporzioni tra gli eccessi economici di allora e la parsimonia di oggi, si può dire che è il miglior San Felice. Amiamolo e sosteniamolo, sanfeliciani, perchè possiamo meritarci davvero quel terzo posto, con lo spettacolo che si porta dietro.   (ase)